La vita di Eleonora
1992
Il 29 novembre nasce Eleonora nell’ospedale di Parma, primogenita di Gabriele Restori e Sandra Mari, entrambi medici.
1993
Il 26 febbraio Eleonora riceve il Battesimo nella chiesa dei Santi Giovanni e Lorenzo di Bianconese, frazione del comune di Fontevivo, a una ventina di chilometri da Parma dove i Restori al tempo vivevano.
1994
Il 28 ottobre nasce la secondogenita, Angelica, accolta con grande gioia dalla sorellina Eleonora. Seppure poca sia la differenza di età, Eleonora si prenderà sempre cura di lei come una mammina.
1995
I coniugi Restori si trasferiscono da Bianconese a Sala Baganza, alcuni chilometri più a sud, dove tuttora risiedono. La vita di Eleonora trascorre serenamente con la sua famiglia e i suoi amici. Intelligenza viva e carattere allegro.
1998
Eleonora inizia la Scuola Primaria. Da subito si rivela attenta, responsabile e sempre incline ad aiutare i compagni in difficoltà.
2001
Eleonora riceve la Prima Comunione nella sua parrocchia, assieme ai suoi compagni di catechismo.
È l’ultima estate che può trascorrere al mare con i genitori e la sua sorellina.
2002
Il 25 maggio, giorno natale di Padre Pio, si ammala per la prima volta, manifestando febbre e una tosse continua. Viene ricoverata in Pronto Soccorso a Parma e sottoposta a TAC per sospetto linfoma. La TAC rivela linfonodi espansi nel torace. Grazie a una terapia cortisonica, può tornare a casa quasi guarita.
A settembre, Eleonora viene sottoposta a diversi controlli presso una clinica privata a Cremona, in seguito ai quali la diagnosi istologica fu di linfoma di Hodghin mediastinico. Si intraprende perciò il percorso di cura presso il reparto di Oncologia pediatrica dell’Ospedale Gaslini di Genova.
2003
A giugno la bambina, dopo un ciclo di chemioterapia e radioterapia, viene dimessa con diagnosi di remissione del tumore e viene dichiarata guarita. Per questo la famiglia decide di recarsi ad agosto in pellegrinaggio a Međugorje, al Festival dei Giovani, per ringraziare la Madonna della guarigione. Qui avviene il primo incontro con padre Silvano Alfieri, cappuccino dell’Ordine dei frati minori che seguirà sempre da vicino il percorso della malattia di Eleonora fino alla sua morte e anche dopo.
A fine agosto all’Ospedale Gaslini di Genova, in seguito a ulteriori esami, vengono diagnosticate metastasi polmonari diffuse di linfoma di Hodgkin.
2004
La spola con il Gaslini si fa sempre più serrata ma Eleonora si trova a suo agio e ha ottimi rapporti con tutti, medici, infermieri, piccoli degenti.
A giugno inizia a scrivere il suo diario.
Eleonora viene sottoposta a pesanti cicli di chemioterapia e anche a terapia sperimentale. Alla fine i medici pensano di effettuare una terapia eroica come il trapianto di cellule staminali emopoietiche.
Il 15 agosto padre Silvano le fa visita e alla sera, prima di partire, la confessa.
Nella mattinata del 16 agosto riceve la Cresima con rito abbreviato per intervento di un sacerdote conosciuto dal padre Gabriele qualche giorno prima. Eleonora è cosciente, consapevole e felice di ricevere il sacramento.
Alle 13.50 di quello stesso giorno Eleonora termina la sua vita terrena tra le braccia del papà.
Il 18 agosto moltissime persone hanno accompagnato Eleonora nel suo ultimo viaggio terreno. Padre Silvano Alfieri ne ha tracciato la figura nella toccante omelia: Cara Eleonora.
Eleonora è sepolta nel cimitero di Sala Baganza, nella cappella di famiglia.
I genitori hanno scritto sulla sua tomba: “Tu piccola del cielo sei stata posta nel nostro cuore dalle onde della vita universale. Tu che appartieni a tutti ci sei stata donata.”
Per Eleonora hanno pregato e digiunato migliaia di persone, persino Giovanni Paolo II a cui lei aveva scritto una lettera.
Eleonora ha affrontato innumerevoli ricoveri ospedalieri, 18 chemioterapie, 4 interventi con anestesia totale e tante sofferenze ma non ha mai perso la pazienza né il sorriso.
Non si è mai lamentata e non ha mai cercato nessuna spiegazione della sua malattia.
Le sue parole più frequenti durante la malattia sono state: STO BENE e GRAZIE.