la famiglia di elonora
“Signore ti ringrazio per avermi dato questa famiglia e i miei animali.”
Così inizia il diario di Eleonora e quasi in ogni pagina esprime la sua riconoscenza o chiede al Signore protezione per i suoi cari.
“Signore ti voglio tanto bene, ti prego proteggi sempre la nostra famiglia”.
“Proteggi sempre la nostra famiglia e tutte le persone che pregano per me”.
la mamma
Sandra Mari è la mamma di Eleonora.
«Eleonora non parlava mai del male, aveva sempre quel sorriso sulle labbra. Si grattava da morire e alla fine una tosse incredibile ma non voleva i farmaci per la tosse, non voleva i farmaci per il prurito, non voleva la tachipirina per la febbre, perché diceva “Sto benissimo”. Dava fastidio a me vederla grattarsi così e sentirla con quella tosse! Dormiva con me di notte e si toglieva la mascherina con l’ossigeno, arrivava a 85-86 di saturazione e io dovevo restare sempre lì sveglia mentre lei non voleva la mascherina. È stata veramente dura!»
Un bambino, al Gaslini, nella stanza di fianco alla nostra, si chiamava Lorenzo, una notte si lamentava, poverino “Mamma aiutami! Mamma aiutami!” diceva e io – mia figlia stava male, era il suo penultimo ricovero, la volta che ho trovato il santino della Madonna del Mutuo Soccorso – non sapevo cosa fare, avrei tappato le orecchie a mia figlia perché lei conosceva questo bambino, lo aveva visto altre volte nei ricoveri, lei vedeva la mia preoccupazione e mi ha detto “Mamma non ti preoccupare, domani Lorenzo starà bene”, e il mattino dopo, la porta era aperta, il bambino era morto nella notte senza che ce ne accorgessimo, io avrei voluto che Eleonora non vedesse la porta aperta, ma lei mi ha detto “Hai visto, mamma, ora Lorenzo è andato a casa” e io ho detto “Hai ragione, che birichino! si è lamentato tanto stanotte”, non sapevo neanch’io come camuffare la cosa, come fargliela credere, anche se era stupido: lei ne sapeva più di me…”
Medico pediatra, attualmente Sandra esercita la sua professione presso un ambulatorio pediatrico in provincia di Parma. Con professionalità e amorevolezza cura i suoi piccoli pazienti.
Papà
Gabriele Restori è il papà di Eleonora.
Dal papà Eleonora ha preso soprattutto la passione per il mare: fin da piccola andava al largo aggrappandosi al suo dorso e amava tuffarsi tra gli scogli del Mar Ligure.
«La forza di Eleonora era dire sempre che lei stava bene: quando andavamo al Gaslini, ci chiedevano se eravamo malati noi o accompagnavamo la bambina, perché loro restavano sempre basiti dal fatto che lei avesse questa vitalità, questa grande forza e appunto non si lamentasse mai di niente.”
«Lei avrebbe voluto fare il medico.»
Medico presso l’ospedale di Parma in Medicina d’Emergenza, attualmente continua la professione come medico omeopata.
Gabriele Restori descritto da Eleonora in un tema di V elementare:
“Mio padre è un medico e ha anche una laurea in cardiologia, lavora all’ospedale Maggiore di Parma. Nella mia vita non l’ho mai visto sdraiato sul divano, è sempre in movimento e per questo nel tempo libero ha deciso di dedicarsi alla medicina naturale. Ha un laboratorio tutto suo dove cura i pazienti.”
la sorella
Angelica Restori è la sorella minore di Eleonora, nata il 28 ottobre 1994.
«Eleonora era una bambina più docile di me, mangiava tutto quello che c’era da mangiare, non faceva i capricci; quando litigavamo me la dava spesso vinta proprio da sorella maggiore in tutto e per tutto, era molto buona sicuramente ma anche vivace, sveglia, docile, allegra e tutto. Litigavamo spesso per il gatto Sophie, lei voleva spesso giocare con il gatto e magari io glielo volevo rubare, lo torturavo un po’, gli tiravo la coda e lei voleva difenderlo e cercava di sottrarmelo..”
“Le piaceva saltare la corda, era più attiva di me ma con la testa sulle spalle, io strillavo mi facevo sentire e lei si prendeva cura di me…”
“Eleonora mi ha passato la passione per l’acqua che prima odiavo”
Angelica ama i cagnolini, come Eleonora che si prendeva cura di loro e si preoccupava per la loro salute.
Oggi Angelica è una bella ragazza, piena di vita e di interessi: ama soprattutto viaggiare per conoscere nuovi luoghi, culture e popoli diversi.