IL PRIMO FRUTTO:
IL PROGETTO ELEONORA (2004 – 2014)
Il primo “frutto” maturato nel nome della bambina di Sala Baganza è stato il Progetto Eleonora.
Così lo ha ricordato padre Silvano Alfieri. «Una settimana dopo il funerale di Eleonora ero di nuovo a Medugorje per accompagnare dei pellegrini. Sono stato portato a visitare la realtà di un campo profughi, a una ventina di chilometri. Qui in baracche di lamiera vivevano, o meglio sopravvivevano, 120 famiglie con tanti figli. Ci è venuto subito incontro un nugolo di bambini, io avevo con me le immaginette di Eleonora e ho detto loro “Pregate Eleonora che vi aiuta”.»
È cominciato così il Progetto Eleonora.
Dal 2004 in una decina d’anni ha coinvolto circa 300 volontari tra medici, insegnanti, educatori, cuoche, muratori, magazzinieri, di tutte le parti di Italia. Si sono alternati in bellissime attività per aiutare i profughi: i medici hanno fatto arrivare medicine, attrezzatture e spesso venivano a visitare; in più sono state assunte una dottoressa e un’infermiera locali per seguirli quotidianamente: così in un paio d’anni si è risolta la grave emergenza sanitaria creatasi tra quelle baracche dopo dieci anni di abbandono.
Inoltre una ditta di Vicenza ha regalato undici TIR di mattoni coi quali undici famiglie sono state aiutate a costruirsi una loro casa.

Ma lo sforzo più grande è stato fatto per i bambini. Una casa presa in affitto è diventata Casa Maria Goretti.
Un oratorio in cui d’estate i bambini – con insegnanti e formatori in gamba, con gli scout e tanti animatori parrocchiali, con i clown, allenatori sportivi e altri volontari – hanno realizzato tante attività: corsi di lingue straniere, di teatro, di musica, spettacoli, concerti, sport, vacanze al mare, in Italia… I bambini, sottratti alle miserie del campo profughi, hanno potuto sviluppare i propri talenti.
«Credo che le preghiere, l’offerta fatta da Eleonora delle proprie sofferenze per i bambini della guerra – ha affermato padre Silvano – abbiano trovato qui una concretizzazione e una risposta vere. Chi ha partecipato al Progetto Eleonora si è sentito enormemente arricchito da quanto realizzato. Abbiamo sperimentato tutti, persone del campo e volontari, una grande pace e anche un’intesa straordinaria.»
IL secondo FRUTTO:
L’Associazione Apostoli della Pace APS
L’Associazione Apostoli della Pace APS è un frutto che nasce dall’offerta della malattia di Eleonora e dalle migliaia di preghiere per lei. Costituita nel 2012, ha sede a Calusco d’Adda (BG) e persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Composta prevalentemente da laici, l’Associazione è fortemente legata alla spiritualità di Medjugorie e promuove opere di misericordia e iniziative di preghiera con la guida spirituale del suo fondatore padre Silvano Alfieri, frate minore cappuccino dell’Emilia Romagna, che è stato la guida spirituale di Eleonora nell’ultimo anno della malattia, dal 2003 fino alla morte della bambina avvenuta il 16 agosto 2004.

Le radici dell’Associazione risalgono al 2002, un anno prima che padre Silvano Alfieri conoscesse Eleonora. Dopo la lettura del messaggio della Regina della Pace del 13 settembre 2002 (“Cari figli, io gioisco con voi. Vi invito a pregare in questi giorni secondo le mie intenzioni, perché vorrei compiere in questi giorni dei miei piani insieme con voi”), alcuni pellegrini manifestano a p. Silvano Alfieri il desiderio di offrire Mille Ave Maria per le intenzioni della Regina della Pace. È dal desiderio di preghiera manifestato da questi pellegrini che si formano i primi gruppi di preghiera in Italia. Durante la malattia di Eleonora, da ottobre del 2003 e fino alla sua morte, i gruppi di preghiera guidati da p. Silvano Alfieri offriranno spontaneamente migliaia di preghiere e moltissimi digiuni per questa bambina.

Inizia così, dal calvario e dall’offerta della malattia di Eleonora, un fiume di preghiera sorprendente ed inarrestabile, che negli anni porta alla nascita di opere di carità, prima tra tutte il “Progetto Eleonora” che dal 2004 al 2010 ha offerto aiuti ed assistenza medica a 120 famiglie cattoliche di un campo profughi nei pressi di Medjugorie, e poi dell’Associazione Apostoli della Pace.

Dalla offerta delle prime mille Ave Maria, sono nate le giornate di Mille Ave Maria per le intenzioni della Regina della Pace, oggi promosse dall’Associazione anche a livello mondiale. Dai primi gruppi di preghiera sono nati i Cenacoli di preghiera degli Apostoli della Pace, che pregano per l’apertura dei cuori ai progetti di Maria e si fanno promotori di opere di carità e di assistenza sociale in Italia e nel mondo.
I Cenacoli di preghiera degli Apostoli della Pace, guidati da padre Silvano Alfieri, oggi più di 700, sono presenti soprattutto in Italia, ma registrano una numerosa presenza anche in Mexico e, sul sito dell’Associazione www.apostolidellapace.it, risultano anche in Spagna, Bosnia Erzegovina, Romania, Svizzera, Repubblica Ceca, Polonia, Germania, Francia, Argentina, Cile, Brasile, Perù, Venezuela, Colombia, Repubblica Dominicana, Puerto Rico, Nicaragua, Mexico, U.S.A e Canada.

È anche grazie all’offerta di Eleonora e della testimonianza che ha dato questa bambina nell’affrontare il calvario della sua malattia con la pace e l’amore di Gesù, che padre Silvano Alfieri ha perfezionato il metodo di preghiera “la Pasqua Quotidiana”, che insegna ad affrontare con Gesù le proprie croci, piccole o grandi sofferenze che si affrontano nella vita di tutti i giorni, per passare dalla nostra croce alla sua risurrezione.

L’effetto positivo dell’offerta che Eleonora ha fatto della sua sofferenza a Gesù porta frutti anche nella “Missione Giovani”, un’iniziativa di preghiera per i giovani a cui partecipano migliaia di persone che offrono piccoli gesti di misericordia, perdono e preghiera per oltre 50.000 giovani, i cui nominativi vengono inseriti nel Pozzo di Grazia Giovani, presente a questo link. Tra le preghiere della Missione Giovani è presente anche la “Novena ad Eleonora”.

L’Associazione Apostoli della Pace APS condivide le finalità del Comitato Eleonora di promozione della figura di Eleonora Restori e guida le iniziative di preghiera a supporto.