i santi
Il papà:
«Parlava sotto influsso dello Spirito, non influenzata da noi. Si metteva sul letto con le gambe incrociate e si assentava, e diceva che parlava con l’Angelo Custode, con padre Pio, con padre Pancrazio e anche padre Lino che è un santo di Parma di origine croata. Stava lì e aveva momenti come di estasi in cui contattava queste persone e se le chiedevamo cosa si dicevano rispondeva che non si poteva dire…»
La mamma:
Diceva: «“Padre Pio è burbero, mi fa un po’ paura, padre Lino invece mi fa morir dal ridere”, perché questo frate era un giullare, un ballerino; però aggiungeva “Non mi dicono niente” e chiedeva “Mamma, tu dove ce l’hai l’Angelo Custode?” e io rispondevo “Mah, non lo so, non ci ho mai pensato, non si è mai fatto vedere” e lei: “Il mio è piccolino, sai. Avrà 7 o 8 anni, sta sempre alla mia destra”. Un giorno suo padre le ha detto “Ma senti, Eleonora, perché a questi santi che tu vedi non gli chiedi di pregare per te, di aiutarti a guarire?” e lei non ha detto nulla. Dopo lui le chiedeva se li vedeva ancora, ma lei non ha mai più parlato di queste cose, mai più.»
Padre Pancrazio è stato molto vicino alla famiglia Restori, seguendone il cammino di fede, sostenendola durante la malattia di Eleonora e dopo la sua morte.
Gabriele e Sandra, i genitori di Eleonora, dopo la sua morte si recarono in pellegrinaggio in Terra Santa. Padre Pancrazio disse a Sandra: “In Terra Santa vedrai Eleonora”.
Quando visitarono la Grotta dei Santi Innocenti trovarono una immaginetta di Eleonora che padre Silvano Alfieri, a sua volta in pellegrinaggio, aveva lasciato lì tempo prima.
Le sante
Padre Silvano Alfieri: “Ho notato da subito un’incredibile coincidenza che legava la piccola Eleonora a Santa Maria Goretti che abbiamo pregato tanto per lei. Nel 2002, durante i festeggiamenti per il centenario della morte della piccola santa, veniva sottolineata di continuo la sua età: 11 anni, 8 mesi, 21 giorni. Un tempo che è stato sufficiente a Dio per farne una delle figure più straordinarie della Chiesa e far capire che anche i bambini possono raggiungere le più alte vette spirituali.
Ebbene, Eleonora è rimasta tra noi: 11 anni, 8 mesi, 17 giorni. Una coincidenza impressionante che ci ha fatto comprendere che Santa Maria Goretti le è stata vicino ogni giorno, l’ha sostenuta in questa battaglia e ne ha fatto una sua gemellina spirituale: come Maria Goretti, con il suo perdono, ha vinto i 14 colpi che gli ha inflitto Alessandro Serenelli, così Eleonora, con la sua bontà e la sua fede, ha vinto i 18 cicli di chemioterapia”.
Di ritorno da una giornata di preghiera per Eleonora nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, dove è sepolta la piccola Antonietta Meo, detta Nennolina, padre Silvano Alfieri racconta a Eleonora che questa bimba, che è stata dichiarata Venerabile da Papa Benedetto XVI il 17 dicembre 2007, ha scritto tante letterine a Gesù. Nasce così l’idea del diario che, effettivamente Eleonora scrisse su un quadernetto a righe delle elementari. Il Diario si compone di 25 annotazioni manoscritte, tutte firmate Restori Eleonora, composte – come hanno testimoniato i genitori – dalla metà di giugno a pochi giorni prima del 16 agosto 2004, data della morte della bambina.
Un altro pellegrinaggio significativo è stato quello dei genitori di Eleonora al monastero-santuario di Santa Gemma Galgani, o monastero delle Passioniste che si trova a Lucca. Le portarono in dono una videocassetta con la storia della giovane santa.
Scrive la mamma: Dopo aver visto la videocassetta, Eleonora mi disse: “Mamma, voglio essere anch’io santa! Mi arrabbiai molto, la sgridai e le dissi che a 11 anni doveva pensare alla scuola e a godere della compagnia delle amiche. Lei mi guardò con un sorriso sincero e dolce e mi disse: “Mamma, hai ragione, ma qui sulla terra la vita è breve mentre in paradiso ci stiamo per tutta l’eternità”